Ecobot 50 e Ecobot 75. La pulizia autonoma dei pavimenti in un ambiente industriale

Quante volte ti è capitato di essere attirato da un articolo per le sue caratteristiche, ma poi, solo dopo averlo acquistato, ti rendi conto che non è adatto all’uso che pensavi di farne? A volte può non integrarsi bene con il tuo ambiente, altre volte può capitare che abbia dimensioni o potenza non adatti alle tue esigenze. Spesso, purtroppo, non è possibile provare i prodotti prima dell’acquisto. Questo vale in moltissimi ambiti, ma non in tutti.

Per la scelta di una macchina autonoma per la pulizia dei pavimenti, ad esempio, la prova in azienda è un passaggio fondamentale, che consigliamo sempre a tutte le aziende che intendono investire in sistemi innovativi come questi.

Scopriamo assieme, proseguendo nella lettura dell’articolo, l’importanza della demo personalizzata, attraverso l’esperienza di un’azienda che si è affidata a noi per provare la pulizia autonoma nei suoi ambienti di lavoro.

La prova di Ecobot in un’azienda produttiva

Il contesto aziendale

La realtà di cui ti parliamo oggi è un’azienda produttiva che si occupa di realizzare componenti in plastica per medicinali e ospedali. Si tratta di un’ambiente in cui la cultura del pulito è già ben presente, ma poco organizzata con passaggi di pulizia manuali e con macchina tradizionale uomo a bordo.

L’azienda ha due diverse tipologie di ambienti con caratteristiche ed esigenze di pulizia differenti:

  • Ambito produttivo di 3.000 mq. Un ambiente molto dinamico caratterizzato dalla presenza di macchinari in funzione e via vai di operatori al lavoro, che tra un compito e l’altro garantiscono la pulizia manuale dell’area.
  • Magazzino automatico di 6.000 mq. Anche in questo caso si tratta di un ambiente dinamico, ma programmabile. È caratterizzato dal passaggio di scaffalature automatiche e personale addetto che, senza seguire un piano di pulizia ben definito, si occupa di mantenere pulito l’ambiente con una spazzatrice tradizionale.

L’esigenza inziale

L’esigenza di partenza era mantenere sempre pulita la pavimentazione dell’area che si sporca più velocemente, quella produttiva. L’intenzione era quella di programmare cicli di lavaggio regolari dei corridoi, per far passare la lavasciuga vicino ai macchinari in azione, in piena sicurezza e in totale autonomia.

Successivamente, l’azienda ha testato l’efficacia della pulizia autonoma anche nel magazzino, un ambiente che fino a quel momento non era mai stato lavato con acqua e detergente.

L’obiettivo dell’azienda era provare la lavapavimenti autonoma più adatta alle esigenze di pulizia degli spazi descritti per organizzare cicli di lavaggio costanti, integrando alla lavasciuga la stazione di lavoroper la ricarica della batteria e per gestire il serbatoio dell’acqua e del detergente.

La soluzione proposta: demo personalizzata di Ecobot 50 e 75

A fronte delle esigenze presentate la nostra proposta è stata duplice:

  • La prova di Ecobot 50 nell’area produttiva
  • La prova di Ecobot 75 nel magazzino.

Per 3 giorni abbiamo testato le macchine in azienda e, assieme al manager e agli operatori, abbiamo studiato i migliori percorsi di pulizia, valutando di volta in volta le performance delle macchine e l’efficienza dei cicli di lavaggio. Infine, per capire come integrare al meglio i sistemi di pulizia autonoma nei due diversi layout, abbiamo organizzato un periodo di prova più lungo in azienda, per valutare le performance di Ecobot.

Valutazione dei risultati ottenuti

Come a volte capita, il risultato delle demo svolte in azienda ha disatteso le aspettative iniziali. Infatti, a differenza di quanto lo stesso manager pensava, dopo le due prove ci si è resi conto che:

  • In ambito produttivo non è possibile inserire una lavapavimenti autonoma. L’ambiente cambia troppo velocemente e la macchina non può quindi seguire il percorso di pulizia definito a causa di continui ostacoli come carrelli o passaggio pedonale. In questo ambiente quindi l’efficienza dei passaggi di pulizia non è stata quella attesa.
  • In magazzino, uno spazio aziendale che inizialmente non era stato preso in considerazione, è invece possibile inserire Ecobot Scrubber 75, programmando la dinamicità che caratterizza un ambiente automatico di questo tipo. Durante la demo i nostri tecnici hanno lavorato assieme al manager e agli operatori per creare un planning settimanale, definendo mappe e percorsi di pulizia giornalieri. Così facendo la macchina è stata in grado di seguire la dinamicità dell’ambiente restituendo buone performance di pulizia.

Quello che ti abbiamo fin qui presentato per noi è l’esempio di un’azienda capace di mettersi in discussione provando ad innovare i propri processi operativi non strategici, come la pulizia dei pavimenti. Da questa esperienza è facile comprendere l’importanza della demo personalizzata. Come visto, infatti, solo provando le macchine autonome negli ambienti di lavoro è possibile valutare:

  • La loro integrazione negli spazi aziendali e con i processi operativi
  • L’efficienza dei cicli di lavaggio
  • Come possono essere riorganizzate le risorse e le attività.

Se anche tu vuoi provare la pulizia autonoma dei pavimenti, contattaci.

Puoi venire a vedere gli Ecobot in azione nella nostra sede, in modo del tutto gratuito, oppure puoi fissare una demo personalizzata per testare, senza impegno, le potenzialità delle macchine autonome direttamente nei tuoi ambienti di lavoro.